L’Australia è una meta molto richiesta da quanti vogliono visitare nuove terre e avere la possibilità di alternare spiagge sconfinate, città metropolitane altamente tecnologiche, deserti e luoghi di cultura. L’organizzazione del viaggio in Australia, tuttavia, richiede una serie di step che devono tenere in considerazione non solo le tappe principali da visitare o il budget a disposizione ma soprattutto la documentazione necessaria per superare la dogana senza problemi. In questo post si parlerà dei documenti necessari per poter accedere sul suolo australiano e, in particolare, del visto ETA Australia.
Eta o eVisitor?
Se ci si deve recare in Australia il solo passaporto non è sufficiente ma si dovrà fare anche la richiesta di un visto. In base al paese di provenienza, ossia alla cittadinanza, sarà necessario un tipo di visto o un altro per cui, prima di iniziare ogni preparativo, è importante controllare di quale documento bisognerà disporre per poter entrare in Australia. Per quanti provengono dai paesi europei il visto necessario è l’eVisitor mentre per la provenienza da altre parti del mondo sarà necessario l’ETA (Electronic Travel Authorization). Prima di procedere con le differenze tra i due documenti, va ricordato che oggi è possibile richiedere online il visto Eta Australia nonché l’eVisitor. Per procedere alla richiesta è necessario avere a portata di mano il proprio passaporto e assicurarsi che sia in corso di validità non solo al momento della richiesta del visto ma anche per tutto il periodo per il quale è prevista la permanenza in Australia. Inoltre, è necessario essere titolare di una casella di mail, meglio se PEC, e di una carta di credito per il pagamento del visto online.
Entrambi i tipi di visto sono pensati per soggiorni brevi, non superiori ai tre mesi. Inoltre, si tratta di documenti che vengono rilasciati esclusivamente per due motivi: turistico o lavorativo. Con il visto turistico si potrà girare l’Australia, visitare luoghi e città, andare a trovare amici o parenti e godere della natura e cultura di questa terra. Per quanto riguarda invece il visto lavorativo, esso va richiesto se ci si reca in Australia per conventions, congressi o conferenze, incontri di affari o situazioni simili. Non si può invece utilizzare il visto lavorativo per aprire attività o iniziare un nuovo lavoro in Australia: in questi casi, infatti, la procedura burocratica per la richiesta di soggiorno e per la possibilità di iniziare un’attività lavorativa, sia essa di vendita di prodotti o servizi, è differente e più complessa. Anche per quanto riguarda lo studio, è importante sottolineare che l’ETA permette di frequentare brevi corsi di formazione o di lingua ma non di iscriversi presso una scuola o un’Università australiane: anche in questo caso, infatti, è necessario un altro tipo di visto che sia di durata superiore, tale da assicurare la regolarità di soggiorno per tutta la durata degli studi.
Richiedere il visto per l’Australia: la procedura
La richiesta del visto per l’Australia può essere fatta comodamente online. Attenzione però: la procedura online è possibile solo ed esclusivamente per l’ETA o l’eVisitor. Se si ha bisogno di un visto per permanenze più lunghe dei tre mesi o per motivi differenti da quelli previsti dall’ETA/eVisitor ci si dovrà comunque recare presso l’Ambasciata o il Consolato australiano. La richiesta online può essere effettuata sul sito governativo dell’Australia oppure tramite siti specializzati, come www.visto-australia.it, che offre la propria esperienza e competenza per l’identificazione di tutta la documentazione necessaria per ottenere il visto, evitando di doversi preoccupare del disbrigo delle varie pratiche.
Per poter procedere con la richiesta è necessario compilare in maniera corretta tutti i campi relativi ai dati personali, nonché alle informazioni del passaporto, come numero, luogo e data del rilascio. Bisogna poi fare attenzione a selezionare il visto giusto, turistico o lavorativo, e soprattutto a non fare errori nella compilazione dei campi.
Il rilascio dell’ETA non è immediato, per cui si consiglia di inoltrare la domanda almeno due settimane prima della data di partenza.
Alla scoperta dell’Australia
L’ETA e l’eVisitor permettono di soggiornare in Australia per un periodo non superiore ai tre mesi. Si tratta di un intervallo di tempo sufficiente per pianificare un itinerario completo alla scoperta del paese. Va ricordato che l’ETA scade dodici mesi dopo l’emissione: durante la sua validità, sarà sempre possibile recarsi nuovamente in Australia, ma sempre per periodi non superiori ai novanta giorni. I luoghi da visitare sono moltissimi per cui è importante definire con cura l’itinerario che permetterà di toccare tutte le aree naturali o le città più caratteristiche e importanti.
Per concludere
Recarsi in Australia può essere un’esperienza unica, che permette di visitare aree dalla natura incontaminata, ma anche alcune delle metropoli più all’avanguardia del mondo. Prima di partire, però, è fondamentale assicurarsi di avere tutti i documenti in regola e, soprattutto, passaporto valido e visto ETA.