Chiunque si rivolga con il proprio business o un proprio progetto a un pubblico internazionale dovrebbe tradurre il sito web esattamente come fa con volantini, brochure, cataloghi e altro materiale promozionale. Le evidenze parlano, infatti, di almeno tre utenti su quattro che sono più propensi a portare a termine azioni come iscriversi a una newsletter, compilare un form di contatto o soprattutto chiudere il carrello se navigano su pagine web nella propria lingua: far in modo che (potenziali) clienti di nazionalità diverse possano leggere ciascuno una diversa versione del sito, nella propria lingua, non è cioè solo un modo per migliorare la user experience ma può portare a raggiungere più facilmente migliori risultati. È per questo che una buona idea sarebbe, quasi contestualmente alla creazione del sito web, rivolgersi ad agenzie specializzate in traduzioni di siti web: i servizi offerti sono descritti più nel dettaglio al link https://www.eurotrad.com/traduzione-siti-web/. Quelli che seguono sono, invece, tre errori da evitare a ogni costo nella traduzione del sito web.
Tre errori da evitare quando si traducono pagine e siti web
Limitarsi a trasporre dall’italiano all’inglese o a qualsiasi altra lingua in cui si intende tradurre il sito ogni singola parola contenuta all’interno delle sue pagine è certamente una delle tentazioni in cui si rischia di cadere, specie se non si affiancati da esperti. Le traduzioni dei siti web dovrebbero essere, invece, qualcosa di più simile a veri e propri adattamenti. La ragione è semplice da spiegare: non solo come si costruiscono frasi e periodi è molto diverso da una lingua all’altra e limitarsi a una traduzione letterale può stravolgere il significato del messaggio, ma a volte per raggiungere persone che parlano lingue diverse è essenziale usare messaggi completamente diversi perché diversi sono l’immaginario di riferimento, le sensibilità, le abitudini e non solo di consumo. Senza contare che, su un e-commerce per esempio, prezzi o condizioni per le spedizioni e per i resi possono essere diversi per i diversi paesi e non ci si può limitare, quindi, a tradurre quelli originali.
La vera differenza per quanto riguarda le traduzioni di siti web la fa, in altre parole, l’accuratezza. Non a caso un altro errore da evitare a tutti i costi è dimenticarsi di tradurre parti del sito web come header e footer, la pagina dei contatti, quella contenente la policy privacy, eventuali form per chiedere informazioni, le landing page: non solo l’utente che parla un’altra lingua potrebbe essere interessato alle informazioni qui contenute, ma una traduzione parziale e discontinua rischia di dare al sito una parvenza amatoriale e di trascuratezza. Per la stessa ragione e perché sono indispensabili per garantire una buona user experience si deve fare attenzione a tradurre anche tutti i menu e i bottoni di navigazione.
Terzo e ultimo errore da evitare nelle traduzioni di siti web è non avere una chiara strategia SEO internazionale. Perché gli utenti passino quanto più tempo possibile sul proprio sito web e magari compiano azioni rilevanti come acquistare dall’e-shop è necessario, infatti, innanzitutto che lo trovino e il modo più facile perché questo avvenga è fare in modo che compaia tra i risultati di ricerca quando effettuino una ricerca su Google e simili per parole chiave inerenti al proprio campo di riferimento. Localizzando il sito si fa in modo che, semplificando molto, i motori di ricerca non solo inseriscano il sito in SERP che sono sempre più dinamiche e diverse di area geografica in area geografica, ma propongano soprattutto a ciascun utente la versione del sito nella lingua corretta.